domenica 17 aprile 2011

Amici, Amanti e.... TRISTEZZA!

Finalmente sono andato al cinema e posso recensire un film nuovo! Peccato che sia questo....

SCHEDA

 -Trama:
Emma e Adam si incontrano casualmente praticamente da tutta una vita: lei, disillusa e senza nessun desiderio di legarsi a qualcuno; lui, romantico e con una storia finita male da buttarsi alle spalle... soprattutto perchè la sua ex frequenta ora il padre (famoso). I due decidono di frequentarsi con l'unico scopo di diventare amici di letto, ma, come prevedibile, qualcosa nei loro progetti andrà storto...

-Attori e Regista
Natalie Portman (Emma)
Ashton Kutcher (Adam)
Ivan Reitman (Regia)

COMMENTO:
BANALE, BANALE e ancora BANALE! ...e chi mi conosce sa bene che in una commedia romantica io la banalità la apprezzo, ma qui.... siamo veramente all'eccesso (per usare un eufemismo!). Ogni battuta di ogni momento è altamente prevedibile e la storia lo è ancora di più.... Totale assenza anche di quei piccoli e divertenti colpi di scena che sono l'anima dei film di questo genere. Dopo tre minuti si intuisce perfettamente la fine e ogni secondo ci rivela con esattezza cosa succederà in quello successivo. I dialoghi sono veramente tristi, l'ironia rimane un sogno incastrato nella mente dello sceneggiatore e del regista, e il risultato è una commedia spenta! Nel genere "commedia romantica", di norma, alla banalità si può ovviare con dialoghi brillanti e un po' di ironia, ma se manca anche questo allora... Qui non è interessante la storia, non lo sono i dialoghi, lo è mediamente il tema principale e gli attori, lasciatemelo dire, non sono proprio il massimo! Siamo lontani anni luce, per Natalie Portman, dal cigno nero... il cigno è volato via, è rimasto solo il nero! ...anche se comunque rimane quella che recita meglio!
Il tema fondamentale di tutto il film è rappresentato dalla necessità, di lei, di non legarsi sentimentalmente a nessuno per ovviare a tutte quelle "incombenze" che una relazione comporta.... quindi, in pratica, l'unico spunto di riflessione che si ricava è: "è davvero così difficile accettare di poter dipendere da qualcuno?". Per l'amor del cielo, il tema è anche interessante, ma qui non si trova una risposta (o comunque si trova solo la più banale: quando arriva quello giusto allora posso sforzarmi e provare). Ora, io sarò anche limitato, ma già di mio faccio davvero una fatica incredibile a capire chi adotta questa politica da terminator del "io ce la faccio da solo e non ho bisogno di nessuno", se poi la associ ad un film banale, il risultato vien da se....
Una nota positiva però c'è: la colonna sonora! Carina, niente di esaltante, ma comunque piacevole!
Ultima nota: davvero non capisco per quale motivo dovesse essere vietato ai minori di quattordici anni... chiunque guardi la TV dalle 8 di sera in poi non vedrà nulla di così scandaloso... anzi!

VALUTAZIONE: Mi viene in mente solo una persona a cui consiglierei di vedere questo film (perchè dovrebbe apprezzare di più quello che ha), ma a lei lo dirò direttamente.... per tutti gli altri: SCONSIGLIATO!

A presto!

PS: Visto che però il tema mi interessa abbastanza e, dopotutto, ci sono anche i dintorni mentali in questo blog, vorrei fare un piccolo sondaggio girando la domanda a voi: "è davvero così difficile pensare di poter "dipendere" da un'altra persona?" (sentimentalmente parlando, ovvio)...

2 commenti:

  1. io lo faccio quasi tutti i giorni, non è dipendere da qualcuno ma unire le tue esigenze alle sue, il che comporta magari scelte difficili e alcune rinunce, assolutamente fattibili se ami chi hai al tuo fianco e se non sei incorregibilmente egoista...poi se ci aggiungi anche dei gatti mammoni, la vecchiaia avanza a tempo zero!
    Io so solo che la solitudne è la cosa che più detesto...

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  2. Io invece sono una solitaria accanita quindi sì, per me è difficilissimo dipendere dagli altri. Anche adesso, nonostante io stia con Massi da millemila anni faccio una fatica immane ad accettare che possa fare qualcosa per me, figuriamoci chiederlo io poi.
    E se c'è una cosa che non sopporto è quando la gente mi vede come una creatura bisognosa e da aiutare. No, grazie. Perciò chiedo aiuto proprio se sono in punto di morte, altrimenti mi arrangio. :)
    Citando i bluvertigo "dovrei fare l'eremita, sarebbe meglio per tutti".

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